Stavo già per preparare la valigia. Era fatta, ne ero sicuro. Poi la doccia fredda. Motivazione? Non c’erano abbastanza motivazioni. Che poi ditemi che motivazioni dovrebbe avere in più una persona che per quel lavoro rinuncia alla sua famiglia e alla sua terra, e con terra intendo nazione. Una persona che ha voglia di lavorare e apprendere sempre cose nuove.
Questa volta ho subito il colpo. Mi sono guardato attorno e mi sono detto: e ora? Qui intorno c’è solo la fame. La penuria, il ricatto, l’elemosina… non riuscirei ad accettare lavori da schiavo a zero diritti, qualora ne trovassi uno, non si trovano più neanche quelli quasi.
Che fare quindi? Continuare a cercare, certo, sperando di non trovarmi tra altri due anni nelle stesse condizioni.
E la mia vita intanto?
17 gennaio 2017 at 16:23
Nutrila!
Mi piaceLiked by 1 persona
18 gennaio 2017 at 16:52
nominata: https://unavitanonbastablog.wordpress.com/2017/01/18/tsundoku-tag/
Mi piaceMi piace
18 gennaio 2017 at 7:41
Non sai quanti ti capisco. Sono esattamente nella stessa situazione.
Mi piaceLiked by 2 people
18 gennaio 2017 at 9:22
E’ una dura realtà di questo paese, dura e vergognosa visto il menefreghismo generale dietro le parole di facciata
Mi piaceLiked by 1 persona
18 gennaio 2017 at 16:52
nominata: https://unavitanonbastablog.wordpress.com/2017/01/18/tsundoku-tag/
Mi piaceMi piace
18 gennaio 2017 at 9:47
Sono dispiaciuto, sapevo che eri pieno di motivazioni e pronto a mille sacrifici.
Davvero non capisco come possa esserci un mondo del lavoro così chiuso e con poche opportunità per giovani e bravi e motivati come te.
Anch’io non mi ‘abbasserei’ (tra virgolette, per carità) a lavori sottopagati e privi di diritti, ma intanto, come dici giustamente tu, che fare?
Certamente insisterei, magari nel frattempo arrangiandosi con piccoli lavoretti o ripetizioni o qualsiasi cosa ti venisse in mente.
In bocca al lupo, non demordere.
Mi piaceMi piace
18 gennaio 2017 at 10:09
Si dice crepi o no? non l’ho mai capito, esistono varie filosofie. Ti ringrazio per il sostegno, e si, questa del lavoro è una piaga. Il bello è che poi hanno pure il coraggio di fare vergognose politiche di propaganda per aumentare la natalità non capendo che la gente non se lo può permettere un figlio, non può permettersi neanche di sposarsi più.
Mi piaceLiked by 1 persona
18 gennaio 2017 at 10:13
Provo a scherzare.
Vai in Libia e torni in barcone, 30 euro al giorno esentasse con cibo gratis.
Mi piaceLiked by 1 persona
18 gennaio 2017 at 11:25
è un’idea. O potrei buttarmi in politica
Mi piaceLiked by 1 persona
18 gennaio 2017 at 16:51
nominato https://unavitanonbastablog.wordpress.com/2017/01/18/tsundoku-tag/
Mi piaceLiked by 1 persona
18 gennaio 2017 at 16:59
Muchas gracias
Mi piaceLiked by 1 persona
18 gennaio 2017 at 12:07
Ho scoperto che l’intanto non esiste, esiste la vita… seppur triste e stentata.. io ho ritrovato le storie in quel frattanto, la ricerca di un’occupazione genere in qualche modo occupazione… o almeno me ne convinco per non sentirmi parassita ma una vita ancora autonoma che vive.
Lievemente,tieni hotta!!!
Neveesogno
Mi piaceMi piace
18 gennaio 2017 at 16:20
hai ragione. cmq la vita va avanti, è una e bisogna godersela il più possibile
Mi piaceLiked by 1 persona
21 gennaio 2017 at 17:29
Buttati in politica…peró guarda io ci ho messo il naso e se non hai uno stomaco bello grosso non resisti e vomiti.
Mi piaceLiked by 1 persona
23 gennaio 2017 at 11:57
lo so, ce l’ho messo pure io e me ne sono subito scappato
Mi piaceLiked by 1 persona
23 gennaio 2017 at 16:16
Io ho litigato alla grande
Mi piaceMi piace